Vediamo. Intanto riassumiamo. Perché c’è un percorso da ricostruire: molto eloquente e che fa chiarezza. C’è stata una lunga campagna elettorale, durata per tutto il tempo del governo Monti in carica. Le elezioni, anticipate, erano infatti all’ordine del giorno al momento della caduta rovinosa del governo Berlusconi. Non furono concesse. Da quelle sarebbe uscita con tutta probabilità una maggioranza certa, con governabilità assicurata per cinque anni. Magari con una manovra di salvataggio senza massacro sociale. Cominciò invece un balletto, con una musica in crescendo fino al 24 febbraio ultimo scorso. Lo scenario: da una parte una forza politica destinata ad assumere il governo del paese, dall’altra tutte le altre forze politiche, e annessi moVimenti, intente a impedire, o a limitare, o ad azzoppare, con tutti i mezzi, quella soluzione. Operazione infine riuscita.
|
|